venerdì 27 febbraio 2015

Crumble muffins alle mele


Benritrovati!
Oggi un post con tante foto e poche parole, quelle essenziali!
Non per altro, solo perchè mi sono accorta che queste foto raccontano già tanto!
Bastano pochi oggetti....un mobile, qualche libro, una pagina aperta....e una persona con i suoi gusti può essere raccontata, almeno in parte. 
Mi sono sempre piaciuti gli oggetti vecchi, i mobili antichi e i libri d'arte.
E anche i dolci naturalmente.
E allora vi lascio con questa finestra aperta su un agolino del mio mondo e vi consiglio di approfittare del fine settimana per provare i "crumble-mffins" alle mele!
A presto!


Crumble muffins alle mele
Ingredienti per 12 muffins

per l'impasto
260 g di farina 00
190 g di latte
110 g di zucchero di canna
60 g di olio di semi di mais
2 uova
1/2 bustina di lievito
1 mela grande

per il crumble
2 cucchiai di farina
2 cucchiai di zucchero di canna
30 g di burro freddo


Procedimento
Scaldate il forno a 180°. In una ciotola raccogliete gli ingredienti in polvere (farina, lievito e zucchero), in un'altra i liquidi (uova, latte, olio). Mescolate velocemente gli uni e gli altri e poi li unite, amalgamando sempre velocemente, senza raffinare troppo l'impasto che rischia di indurire. Aggiungete la mela a cubetti e suddividete il composto in uno stampo da muffins con i pirottini. Preparate il crumble: con i polpastrelli fate assorbire alla farina e allo zucchero il burro a tocchetti; dovete ottenere un composto bricioloso che distribuirete sopra i muffins. Infornate per 20/25 minuti.


Note
Potete sostitire la mela con mirtilli o fragole per rendere in muffins più primaverili. Utilizzate la tazza da tè come misurino.
Io non ho aggiunto aromi ai muffins, li ho lasciati molto inglesi da questo punto di vista. Se preferite potete aggiungere scorza di limone grattugiata, cannella, vaniglia o altro.


Buon fine settimana a tutti!



mercoledì 25 febbraio 2015

Biscotti d'orzo....


.....e la deriva salutistica del mio blog, potrebbe essere il sottotitolo!
A giudicare dalle ultime ricette sembrerebbe che qui sia stato adottato un regime alimentare morigerato e questo è parzialmente vero. Qualche regola a tavola bisogna darsela ognitanto!
In realtà è mia abitudine alternare piatti ricchi e sostanziosi (amatriciane e torte al cioccolato di cui sopra.....) con piatti semplici ed essenziali come questi biscottini fatti con farina d'orzo. 
Non solo naturalmente! Olio d'oliva, zucchero di canna e farina zero gli altri ingredienti che li compongono. Il risultato è quello che vedete: dei biscotti color corda, rustici e "campagnoli", ma dal cuore tenero e friabile grazie all'ammoniaca.
A proposito dell'ammoniaca voglio spendere due parole. 
Si tratta di "bicarbonato di ammonio" e inzio col dire che non è tossico come alcuni pensano; è un prodotto per uso alimentare, si trova al supermercato, sullo scaffale vicino al lievito. Rispetto a questo rende i dolci più friabili. Specifico ciò perchè capita che di fronte a questo ingrediente molti restino perplessi. 
Lo utilizzavano le nostre nonne già da molto tempo fa, quindi è più che testato! 
E' chiaro che si può sostituire con il lievito in polvere, ma il risulatato sarà diverso. 
In cottura sprigionerà il suo odore caratteristico, ma evaporerà completamente senza lasciare traccia. L'importante è non metterne più della dose indicata. A gusto mio la dose riportata sulla confezione dell'ammoniaca è eccessiva. Per 1/2 kg di farina non è necessario metterne più di 7-8 g.


Biscottini con farina d'orzo

Ingredienti
200 g di farina d'orzo
180 g di farina 0
50 g di olio d'oliva
3 uova
6 cucchiai di zucchero di canna
6 g di ammoniaca
1 limone (buccia grattugiata)

Procedimento
In una terrina sbattiamo bene le uova con lo zucchero. Aggiungiamo l'olio, il limone, la farina e l'ammoniaca, o setacciata con la farina 0 o sciolta in un cucchiaio di latte.
Preriscaldiamo il forno a 180°. Su una teglia coperta di carta forno suddividiamo l'impasto in 2 filoncini, cuociamo per circa 20 minuti, o comunque fino a che i filoncini risulteranno dorati.
Sforniamo, tagliamo i biscotti e abbassiamo la temperatura del forno a 150°. Lasciamo asciugare i biscotti nel forno per circa 20 minuti.



lunedì 23 febbraio 2015

Insalata verde-arancio


Il senso di questo post è da ricercare tutto nel colore. 
Avevo voglia di dare una spennellata verde-arancio al blog. 
Dovete sapere che c'è stato un periodo, praticamente appena sposata, in cui compravo tutti gli accessori per la cucina nei toni del verde e dell'arancio; avevo anche una sedia verde e una arancione!
Poi sono passata a toni più neutri e soft, ma il verde e l'arancio come colori mi piacciono sempre molto.


Come il cioccolato ha il potere di coccolarci e sollevare il tono dell'umore, anche il colore di frutta e verdure su di me ha lo stesso effetto.
Il colore è uno degli aspetti che mi fa apprezzare di più le insalate.
Che poi in questa casa se ne mangiano in quantità decisamente maggiore rispetto alle torte al cioccolato, però le torte finiscono sul blog mentre le insalate più raramente. 
Se cliccate sull'etichetta "insalate" nella colonna laterale della pagina qualcuna la trovate.


Le insalate che trovo più sfiziose sono quelle che combinano frutta e verdura con frutta secca e semi oleosi (sesamo, girasole, zucca, lino...).
Non bisogna fare altro che dare spazio alla fantasia, al colore e naturalmente alla stagionalità. 
Ad esempio tra un po' sarà il momento di abbinare lattughino e fragole (qui la ricetta), oggi invece la mia insalata è a base di spinacini e arancia, non senza le noci e i semi di lino.


Le noci con gli spinaci e il parmigiano rappresentano un classico; qui il parmigiano non c'è perchè volevo mantenere l'insalata leggerissima in quanto contorno di un altro piatto. 
Ho aggiunto invece i semi di lino che sono ricchissimi di vitamine e sali minerali e aiutano a combattere il colesterolo.


Come condimento ho fatto una vinaigrette con 2 cucchiaio d'olio d'oliva, il succo di 2 spicchi d'arancia, un cucchiaino di aceto di mele, sale e pepe (emulsionate il tutto fino a che gli ingredienti saranno completamente legati).

Note
Un'altra insalata invernale molto buona è questa di puntarelle e mandorle alla senape.



venerdì 20 febbraio 2015

Slice Brandy e cioccolato


Ormai sapete che mi piace il cioccolato. Anzi, mi piacciono soprattutto le torte al cioccolato, che tornano sul mio blog con una certa frequenza.

Quello che non sapete è che da un viaggio di lavoro a San Paolo del Brasile avvenuto prima di Natale mio marito mi ha riportato una scorta non indifferente di cacao e cioccolato fondente a varie percentuali. 
....e quindi non è che sono golosa, no!!!!.....è solo che devo smaltire il cioccolato in dispensa! :)


Slice in inglese significa "fetta" e il termine si riferisce a quei dolci serviti già porzionati in quadrotti tipo i brownies. In questi che vi presento oggi c'è veramente tanto cioccolato rispetto agli altri ingredienti: sembra di mangiarne una tavoletta appena scartata! 
Quindi li consiglio vivamente agli amanti del fondente. Poi potete aggiungere un liquore a vostro gusto per rendere il tutto più interessante. Io li ho fatti già due volte ultimamente: la prima ho aggiunto 50 g di scorza d'arancia candita tritata e Cointreau (liquore all'arancia); mentre la seconda volta, quando ho fatto le foto, del Brandy.

Vi saluto sperando che anche voi abbiate in casa il cioccolato! Buona ricetta e soprattutto buon fine settimana!


Slice cioccolato e Brandy

Ingredienti
100 g di cioccolato fondente
90 g di farina 00
80 g di burro
50 g di zucchero di canna
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
8 cucchiai di latte
2 cucchiai di brandy (o altro  liquore a scelta)
aroma a scelta (vaniglia, scorza d'arancia...)
 

Procedimento
Facciamo fondere burro e cioccolato fondente a bagnomaria e lasciamo intiepidire. Nel frattempo mescoliamo uovo, zucchero, latte, liquore e aroma prescelto. Aggiungiamo la farina setacciata con il lievito e il cioccolato fuso col burro. Imburriamo e infariniamo uno stampo quadrato da 20 cm di lato (il mio stampo è da 21) e inforniamo a 180° per circa 12/15 minuti. Non lasciatelo asciugare troppo, fate la prova stecchino ma deve rimanere umido.
Lasciamo intiepidire e poi tagliamo il dolce in 4 quadrati e poi di nuovo ogni quadrato in 4.


mercoledì 18 febbraio 2015

Camembert al forno con aglio e rosmarino


Ci sono casi in cui per preparare qualcosa di buono non è necessario trascorrere tempo in cucina a spignattare....basta disporre di un Camembert, farcirlo con aglio e rosmarino che in casa non mancano mai e infornarlo per una quindicina di minuti! Un'insalata, qualche crostino di pane e un bicchiere di vino faranno il resto. La crosta esterna del formaggio rimarrà compatta, mentre l'interno fonderà col calore, assorbirà il profumo degli aromi e potrete intingervi i crostini.
Oggi insomma ricetta facile facile, anzi piuttosto una "non-ricetta", perchè definirla tale probabilmente sarebbe  esagerato! Mi sono chiesta infatti se fosse il caso di pubblicarla, ma è comunque un'idea!
Il Camembert al forno può essere servito in tanti modi: con marmellate, con noci e miele, con il chatney (qui il mio di carote e scalogni).
A noi è capitato spesso di mangiarlo in un  ristorante di Londra, dove di solito andiamo quando siamo lì, accompagnato da marmellata di cipolle. A Londra si trovano delle formine di Camembert più piccole, adatte ad una persona. Qui ho sempre comprato il formato da 250 g che è adatto per due persone.
Le idee per servirlo possono essere tante, vi dovrete solo sbizzarrire!  
Io ho in mente un'altra versione golosissima che spero di realizzare a breve! :)


Camembert al forno con aglio e rosmarino

Ingredienti per 2 persone
1 Camembert da 250 g
1 spicchio d'aglio
qualche rametto di rosmarino
un filo d'olio d'oliva
pepe
crostini, miele o altro per accompagnare

Procedimento
Scaldate il forno a 200°. Nel frattempo togliete la carta al Camembert, rimettetelo nel suo cestino e incidete la parte superiore con un segno a croce. Alzate leggermente i lembi tagliati e insierite, distribuendoli verso tutti i lati, il rosmarino e 2 spicchi d'aglio in camicia schiacciati. Ungete la superficie del formaggio con poco olio d'oliva, cospargete di pepe e infornate per circa 15 minuti.


Sperando che questa ricetta, pur nella sua semplicità, possa risultare interessante e utile per qualcuno, vi saluto e vi auguro buona giornata!


lunedì 16 febbraio 2015

Pane al Parmigiano con pepe e timo


Oggi mi voglio dedicare al pane: ne posto uno al Parmigiano con pepe e timo preparato la scorsa settimana e mi accingo a realizzarne un altro con farina d'orzo. 
Molti pensano che preparare il pane in casa sia troppo impegnativo o difficile; in realtà nessuna delle due cose è vera! 
A prescindere dal fatto che si utilizzi lievito madre o lievito di birra, si possono comunque avere buoni risultati. E l'esecuzione richiede qualche accorgimento tecnico che si acquisisce velocemente con l'esperienza. Per il resto il pane fa tutto da solo. Lasciatelo lievitare con calma e a lungo tenendo conto del fatto che la quantità di lievito è inversamente proporzionale ai tempi di crescita e quindi potete organizzarvi in base alle vostre esigenze nel momento in cui andate a dosarlo.
Io di solito metto una quantità di lievito madre che mi consenta di lasciarlo lievitare tutta la notte per poi formarlo e infornarlo comodamente al mattino, senza dovermi alzare presto! Io sono una dormigliona e non ci penso proprio a fare delle levatacce non necessarie! :)
E poi volete mettere che potete personalizzarlo a vostro gusto!


Nella proposta di oggi ho optato per un pane in cassetta gustoso, aromatico, ma molto leggero, con Parmigiano grattugiato, timo fresco e pepe nero,  perfetto per preparare panini, toast o crostini per zuppe.
E intanto le mie ricette iniziano a manifestare una certa ansia da primavera: come lo vedreste questo pane in un bel cesto da pic nic?


Pane al Parmigiano con pepe e timo
Ingredienti

per il lievitino
80 g di lievito madre
90 g di acqua
100 g di farina 0

per l'impasto
il lievitino
150 g di farina Manitoba
150 g di farina 0
80 g di Parmigiano grattugiato
2 cucchiai di olio d'oliva
1 uovo
1 cucchiaino di miele
3/4 di un bicchiere di acqua
1/2 cucchiaino di pepe macinato al momento
timo, le foglioline di almeno una decina di rametti, ma anche di più
10 g di sale
olio per spennellare la superficie


Procedimento
Nel pomeriggio preparate il lievitino e lasciatelo a riposo in luogo tiepido.
La sera (io verso le 21:00) impastate il lievitino con tutti gli altri ingredienti: disponete la farina a fontana e raccogliete al centro lievitino e il resto, tranne il sale. Impastate e solo in un secondo momento unite anche il sale. Lavorate l'impasto per circa 15 minuti effettuando pieghe a tre, cioè ripiegando verso il centro i lembi del panetto schiacciato.
lasciate riposare circa 30 minuti, poi effettuate altre pieghe e mettete a lievitare in una ciotola coperta da pellicola a temperatura ambiente o frigorifero (a seconda della temperatura che avete in casa) fino al mattino seguente.
Tiprendete l'impasto, sgonfiatelo, schiacciatelo, arrotolatelo su sè stesso, sigillate bene la forma e ponetelo in uno stampo da plum cake coperto di cartaforno e lasciate raddoppiare. Spennellate la superficie del pane con olio d'oliva e infornate a 180° fino a che la superficie risulterà dorata e croccante. Abbassate la temperatura a 150° e lasciate ancora 10 minuti il pane in forno con sportello semi aperto per far uscire l'umidità in eccesso.
Sformate e lasciate raffreddare su una gratella per dolci.


Note
Le quantità di acqua e farina sono sempre indicative: potrebbe essere necessaria poco più dell'una o dell'altra, ma questo non compromette il risultato finale. E' sempre meglio mantenere l'impasto morbido, quindi dosate la farina in più nella misura strettamente necessaria a gestirlo senza farlo indurire.


venerdì 13 febbraio 2015

Biscotti morbidi allo sciroppo d'acero con farcitura al cacao


Posso dire che sono molto molto soddisfatta del risultato ottenuto con questi biscotti farciti? Difficilmente mi sbilancio nel presentare le mie ricette....aspetto sempre che chi le assaggia dica cosa ne pensa. Però di questi biscotti io me ne sono letteralmente innamorata e, guarda un po', la scintilla è scoccata proprio in occasione di San Valentino. 
Ecco perchè questi saranno i miei dolcetti d'elezione per la festa degli innamorati!
... e insomma, per puro caso, grazie al mio colpo di fulmine, anche io sono riuscita a proporre un dolce che sia a tema con San Valentino! :)

Li ho definiti morbidi i biscotti, ed effettivamente lo sono! Però sono anche friabili! 
"Com'è possibile?" direte voi "o sono morbidi o sono friabili!" 
E invece riescono ad essere entrambe le cose! 
Il gusto è intenso,  il profumo avvolgente.
E poi c'è la farcitura che completa il tutto: una specie di ganache morbida con cacao e formaggio cremoso....ma possibile che non vi è venuta voglia di correre in cucina???


Biscotti morbidi allo sciroppo d'acero con farcitura al cacao
Ingredienti

per i biscotti
100 g di farina 00
40 g di farina di riso
50 g di burro
50 g di zucchero di canna
1 uovo
1 cucchiaio di sciroppo d'acero
1 punta di cucchiaino di bicarbonato

per la farcitura
100 g di formaggio cremoso
50 g di zucchero a velo
40 g di burro morbido
40 g di cacao amaro

Procedimento
Preparate l'impasto per i biscotti mescolando tutti gli ingredienti come si fa normalmente per la frolla; otterrete un impasto morbido. Se occorre poca farina in più (a seconda della grandezza dell'uovo) la aggiungete, ma non importa se l'impasto tende ad appiccicarsi, l'importante è che riuscite a fare una palla da avvolgere alla pellicola. Lasciatela riposare in frigo per circa 30 minuti. Ora scaldate il forno a 180°, riprendete l'impasto da stendere molto sottilmente col matterello aiutandovi con la farina e ritagliate i biscotti con una formina rotonda. Trasferite i biscotti su una teglia coperta di cartaforno e fate cuocere per 10 minuti, ovvero fino a quando la superficie appare leggermente dorata e croccante, ma attenzione a non farli seccare!
Ora preparate la farcitura lavorando insieme formaggio e burro morbido e aggiungendo poi cacao e zucchero a velo setacciati per evitare la formazione di grumi. Assaggiate la farcitura: a gusto vostro potrebbe volerci più zucchero, quindi regolatevi come meglio credete.
Farcite i biscotti solo prima di servirli, conservando la farcitura in frigorifero.

Note
Se non avete lo sciroppo d'acero aggiungete un cucchiaio di latte, un cucchiaino da tè di miele e aromatizzate con i semini di 1/2 bacca di vaniglia. Certo il gusto sarà diverso, ma avrete comunque dei biscotti morbidi e buoni da farcire con la ganache al cacao.


mercoledì 11 febbraio 2015

Zeppole di Carnevale


Friggere non è assolutamente divertente, anzi è odioso....perchè si sporca il fornello, o meglio tutta la cucina, e perchè l'odore permane in casa nonostante l'aspiratore acceso, le finestre aperte e lo sgrassatore spruzzato in ogni dove!
In più non è certamente la modalità di cottura più salutare,  è sempre meglio non approfittarne...ma come si può far trascorrere il Carnevale senza aver preparato neanche un fritto???
Il problema è che certi fritti, al di là di tutto, sono irresistibili e sarà difficile limitarsi all'assaggio!
E' il caso di queste zeppoline morbide e leggere che si preparano anche con facilità.
Certo, come tutti i dolci fritti e in più lievitati col trascorrere delle ore perdono la loro sofficità, ma il problema si pone relativamente perchè sarà difficile farle arrivare al giorno dopo. Nel caso in cui dovesse accadere le scaldate in forno a 180° per pochi minuti e torneranno soffici come appena fatte!...o quasi....


Zeppoline di carnevale

Ingredienti
400 g di farina manitoba
100 g di lievito madre rinfrescato e molto attivo
120 g di latte
80 g di zucchero
80 g di burro
80 g di acqua
1 uovo
1 cucchiaino da tè di miele d'acacia
la scorza grattugiata di 1/2 arancia e 1/2 limone
1 pizzico di sale 
olio di semi di arachidi per friggere
zucchero semolato per rifinire
 

Procedimento 
In una ciotola sciogliamo il lievito con acqua e latte. Aggiungiamo il miele, l'uovo, lo zucchero e gli aromi. Incorporiamo la farina, tranne qualche cucchiaio che potrà servirci per incordare l'impasto dopo l'aggiunta del burro; questo sarà l'ultimo ingrediente aggiunto, da far assorbire all'impasto gradualmente. Lavoriamo l'impasto molto bene fino a che tutto il burro sarà assorbito e risulterà legato. Poniamo l'impasto a lievitare fino al raddoppio, eventualmente in frigo tutta la notte.
Al mattino formiamo tante palline tutte uguali (circa 50 g) che poi stenderemo a filoncino fino a formare le ciambelline. Le lasciamo lievitare coperte da un panno umido per un'oretta poi le friggiamo in olio caldo. La fiamma del fornello va tenuta non molto alta perchè rischiamo di far scurire fuori le zeppole lasciandole crude dentro.
Asciughiamo con carta assorbente e le passiamo subito nello zucchero semolato.


Note
- Potete sostituire il lievito madre con 4/5 g di lievito di birra.
- Qui c'è la versione con le patate pubblicata 2 anni fa e vi ricordo anche le ricette delle frittelle di mele alla birra e delle cioffe (crostoli, graffe...). Di queste ultime di solito ognuno ha la propria ricetta, ma potrebbe comunque tornare utile a qualcuno.


lunedì 9 febbraio 2015

Pasta col guanciale o amatriciana bianca


Un piatto super-sostanzioso per una giornata di freddo e neve, che alla fine è arrivata.
La ricetta di oggi la conosciamo tutti e la sappiamo fare tutti, nulla di nuovo da dire!
Però questo angolino rustico e casalingo nel mio blog volevo proprio ritagliarmelo.
Pochissimi ingredienti per un piatto della tradizione, che io di solito personalizzo rispetto alla versione originale aggiungendo uno spicchio d'aglio e mezza foglia d'alloro nell'olio d'oliva (un filo!) dove rosolo il guanciale. Quindi, lo dico per i puristi, sono ben consapevole che questa è la mia versione e non quella ufficiale, che vuole solo guanciale e pecorino romano a condimento della pasta.
...Poi nei giorni a seguire sono ammessi solo passati di verdura e minestroni! E su questo proprio non si transige! :)


Pasta all'amatriciana (bianca)

Ingredienti per 4 persone
400 g di mezzi rigatoni
250 g di guanciale
poco olio d'oliva per ungere la padella
1 spicchio d'aglio
1/2 foglia d'alloro
peperoncino/pepe
pecorino romano grattugiato

Procedimento
Tagliate il guanciale a striscioline, ungete con poco olio d'oliva la padella e fatela scaldare con aglio e alloro; unite il guanciale e lasciatelo sul fuoco a fiamma media fino a quando il grasso risulterà trasparente e croccante. Lessate la pasta e conditela col guanciale da cui avrete tolto lo spicchi d'aglio e l'alloro. Completate con pepe e pecorino grattugiato.


venerdì 6 febbraio 2015

Torta cocco e cioccolato con soli albumi


Era da un po' che non preparavo un dolce al cioccolato e cominciavo a sentirne la mancanza!
Le torte al cioccolato penso che siano le più golose in assoluto!
In questa ho aggiunto anche il cocco, che come gusto non spicca molto sul cioccolato però si percepiscono bene sapore e profumo.
La consistenza di questa torta è estremamente soffice! Si scioglie in bocca! 
Non è adatta ad essere farcita perchè la presenza del cocco la rende piuttosto "sbriciolona", pur rimanendo molto umida.
Insomma, provatela e ditemi com'è! :)


Prima di lasciarvi alla ricetta voglio sottolineare la presenza dei soli albumi nella torta; anche per questo è molto leggera  e utile per riutilizzare gli albumi avanzati da qualche altra preparazione.

Buon fine settimana!


Torta cocco e cioccolato con soli albumi

Ingredienti
150 g di cioccolato fondente
150 g di zucchero semolato
90 g di farina di cocco
75 g di burro
40 g di olio di semi
75 g di farina 00
60 g di amido di mais
7 albumi
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale


Procedimento
Sciogliamo il cioccolato a bagnomaria con il burro e lasciamo intiepidire. Vi uniamo anche l'olio. Montiamo a neve fermissima gli albumi col pizzico di sale, aggiungendo gradualmente lo zucchero. A questo punto incorporiamo i bianchi al composto di burro e cioccolato senza farli smontare; aggiungiamo anche le farine setacciate con il lievito, mescolando con una spatola dal basso verso l'alto. Uniamo infine anche il cocco.
Trasferiamo il composto in una teglia imburrata e infarinata (la mia era alta e stretta, ma va benissimo uno stampo da 22 cm di diametro) e inforniamo a 180° per circa 25 minuti. Lasiamo raffreddare e cospargiamo di zucchero a velo.

Note
Se utilizzate uno stampo stretto e alto come il mio abbassate la temperatura a 170° e prolungate la cottura di circa 15 minuti.



mercoledì 4 febbraio 2015

Vellutata di topinambur con polpette di couscous alle acciughe


Buongiorno a tutti!
Qui quasi ogni mattina troviamo una spruzzata di neve su tetti e strade, che però non arriva a mezzogiorno! Il tempo di farsi vedere e poi si scioglie! 
Io aspetto invece una di quelle belle nevicate che imbianca il paesaggio per giorni e giorni! Su questo non tutti saranno d'accordo.
In effetti crea disagi per chi deve muoversi, li crea anche a noi, figuriamoci...!
Però l'atmosfera ovattata che c'è quando nevica mi piace troppo e io spero che prima della fine dell'inverno arrivi ancora tanta neve!
Nell'attesa inizio a scaldarmi con una buonissima vellutata!


L'accostamento topinambur/acciughe non è casuale: è ormai un classico che si ispira alla bagna cauda piementose. L'intruso in questo caso potrebbe essere il cous cous. Ma se dal Piemonte facciamo un salto in Scilia  possiamo trovare un senso alle nostre polpette! :)
Mangiatele insieme e ogni tanto intingete pure la polpetta nella vellutata, tanto siamo in famiglia no?


Vellutata di topinambur

Ingredienti per 3/4 persone
500 g di topinambur
2 patate
1 carota
una costa di sedano
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
olio d'oliva
sale e pepe
prezzemolo fresco

Procedimento
Pulite e tagliate a pezzetti cipolla, aglio, carota e sedano. Rosolateli nell'olio d'oliva per pochi minuti e aggiungete i topinambur e le patate a cubetti. Fate insaporire, aggiustate di sale e di pepe e abbassate la fiamma. Fate cuocere con coperchio lasciando le verdure croccanti. A questo punto aggiungete acqua bollente, poca per volta, nella quantità necessaria per ottenere la consistenza desiderata. Frullate fino a rendere il tutto omogeneo e riportate ad ebollizione. Servite con pepe, prezzemolo fresco tritato e poco olio a crudo.


Polpette di cous cous alle acciughe

Ingredienti per circa 25 polpettine
250 g di cous cous già cotto e sgranato
8/10 filetti di acciughe sott'olio (a seconda della grandezza)
1 albume
1/2 scamorza passita
1 cucchiaio di grana grattugiato
prezzemolo tritato
pangrattato (sia per la panatura esterna che per compattare il composto)
olio di arachidi, se optate per la frittura delle polpette, oppure olio d'oliva se le rosolate in padella

Procedimento
Tritate le acciughe e il prezzemolo e uniteli al cous cous. Aggiungete l'albume e la scamorza tagliata in cubetti molto piccoli o addirittura grattugiata. Unite anche il grana e il pangrattato nececessari a rendere il conposto sodo e formate delle polpettine della grandezza di una noce, compattandole molto bene con le mani. Vista la presenza delle acciughe saporite non dovrebbe essere necessario il sale. Passatele nel pangrattato e rosolatele in una padella scaldata con un filo d'olio d'oliva, oppure friggetele in olio d'arachidi bollente. Io le ho fritte.






lunedì 2 febbraio 2015

Di chutney ... e tanto altro!


Benritrovati miei cari amici!

Iniziamo la settimana con una ricetta particolare, nel gusto e nella provenienza: il chutney, in questo caso a base di carote e scalogni, una salsa vegetale dal gusto agrodolce di origine indiana.
Si utilizza solitamente per accompagnare piatti principali a base di carne e riso. E' molto speziata vista la provenienza indiana e la presenza dell'aceto e dello zucchero le conferiscono il caratteristico sapore agrodolce.
Per quanto riguarda le spezie bisogna abbondare! Io ho utilizzato quelle che avevo in casa: chiodi di garofano, cannella, anice stellato, peperoncino, pepe, alloro, lime, zenzero....

Ma perchè preparare un chatney? Sicuramente per portare in tavola qualcosa di insolito in accompagnamento ai nostri piatti, anche quelli più tradizionali. E poi perchè, si sa, cucinare e mangiare è in fondo come viaggiare: si parte alla scoperta di ingredienti, sapori e tradizioni che ci svelano un popolo, o comunque alcuni aspetti di esso.

Conoscere le tradizioni culinarie di un paese è uno dei lati più affascinanti del viaggiare! Quando vado all'estero e mi perdo letteralmente ad osservare l'architettura delle città e delle tipiche abitazioni ad un certo punto non posso far a meno di chiedermi: ma come sarà la vita dentro queste case diverse dalle nostre? Che abitudini hanno, quali tradizioni tramandano? 

Ecco perchè quando un po' di tempo fa ho sentito parlare di una comunità globale che consente di mettere in relazione persone appassionate di cucina, che amano incontrare nuovi amici a tavola, con turisti  desiderosi di scoprire nuove culture e vivere un’autentica esperienza culinaria con gente del posto....ho pensato che fosse un'idea fantastica!

Il nome di questo "social" è VizEat e quando mi hanno contatto per iniziare con loro una collaborazione ne sono stata entusiasta!

Utilizzare Vizeat è molto semplice: il padrone di casa crea il suo evento (una cena, un pranzo o un semplice aperitivo) decide una data e il prezzo, sceglie i suoi invitati e dopodiché potrà vivere un momento unico incontrando nuove persone, condividendo un buon pasto fatto in casa. 
E' inutile, la tavola resta sempre il miglior Social Network!

Andate direttamente sul sito per scoprire i dettagli del mondo "VizEat":


E ora torniamo al nostro chutney!
Potete prepararlo anche con la frutta, per esempio sostituendo le carote con le mele. Ecco la ricetta:

Chutney di carote e scalogni

Ingredienti per un barattolino
250 g di carote
250 g di scalogni
150 g di aceto di mele
110 g di zucchero
una piccola stecca di cannella
3 chiodini di garofano
3 stelle di anice
1 foglia di alloro
peperoncino piccante
zenzero in polvere
il succo di 1/2 lime


Procedimento
Affettate carote e scalogni, aggiungete zucchero e aceto e lasciate macerare per circa un'ora. Aggiungete le spezie  e trasferite sul fornello a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto fino a che le verdure risulteranno disfatte. In pratica deve evaporare completamente l'aceto, ma molto lentamente.

Quando il chutmey avrà raggiunto la giusta consistenza, tipo quella di una marmellata a pezzettoni, potete procedere ad invasare, sterilizzando il barattolino in forno a 100° e passandovi l'alcool puro. Fate raffreddare 24 ore prima di chiudere.

La quantità di chutney è tale che può essere consumato tutto subito, quindi potete conservare anche in frigo per alcuni giorni, evitando in questo caso la sterilizzazione del barattolo.