lunedì 29 luglio 2013

Torta di compleanno


Ogni promessa è debito! 
Finalmente ecco la torta!
E' da settimane che in famiglia si festeggiano compleanni, ma ho rimandato la preparazione della torta di giorno in giorno, fino al compleanno di mio marito: un po' per pigrizia e un po' per evitare di  abbuffarsi di torte... non è certo la stagione adatta!
Forse vi sareste aspettati qualcosa di più particolare e in effetti le mie intenzioni inizialmente erano ben altre!
Ma interrogato su quale torta gli sarebbe piaciuta, il festeggiato  se n'è uscito con la risposta che in fondo mi aspettavo: pan di Spagna e crema!
Dopo lunghe trattative ho ottenuto di potermi concedere solo qualche piccola licenza: poca panna per decorare e i lamponi per rendere la torta più fresca e colorata!
Alcuni lamponi li ho messi anche all'interno tra uno strato e l'altro (per la foto ho beccato l'unica fetta dove non si vedono!), mentre sia il pan di Spagna, sia la crema pasticcera e sia la bagna sono delicatamente profumati al limone!
Vi va una fettina???


Torta farcita con crema, coperta di chantilly, decorata con i lamponi e profumata al limone
Ingredienti

per il Pan di Spagna al limone
5 uova
170 g di zucchero
75 g di fecola di patate
75 g di farina 00
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di 1/2 limone

per la bagna
la scorza di 1/2 limone
1 cucchiaio di zucchero
1 tazza da latte di acqua

per la crema pasticcera
8 tuorli
1 litro di latte
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di maizana
2 scorzette di limone

inoltre
250 g di lamponi
200 ml di panna


Procedimento
Il giorno prima realizziamo il Pan di Spagna: sbattiamo le uova con lo zucchero molto bene, per almeno 20 minuti, cioè fino a quando avremo un composto bianco e spumoso. Aggiungiamo anche il sale e continuiamo a sbattere. Il volume del composto deve crescere incorporando l'aria che permetterà al Pan di Spagna di lievitare, non avendo agenti lievitanti tra gli ingredienti.
A questo punto  aggiungiamo le farine setacciandone un po' per volta direttamente sulla ciotola e incorporandole al composto con una paletta e con movimenti dal basso verso l'alto per non smontarlo.
Compiuta questa operazione uniamo delicatamente anche la buccia del limone e trasferiamo il composto in uno stampo a cerniera imburrato ed infarinato.
Inforniamo alla temperatura di 170° per circa 30 minuti,
Evitare di aprire il forno durante la cottura. Facciamo raffreddare su una gratella per dolci.
Sempre la sera prima possiamo realizzare anche la bagna e la crema: per la bagna portiamo ad ebollizione l'acqua con lo zucchero e il limone fino a che avrà raggiunto una consistenza sciropposa. Lasciamo raffreddare e prepariamo la crema sbattendo i tuorli con lo zucchero, poi aggiungiamo la maizena e infine il latte gradualmete. Uniamo il limone e portiamo sul fuoco, mescoliamo continuamente fino a che la crema sarà densa.
La mattina seguente possiamo farcire la torta: la tagliamo in tre dischi di uguale spesore e inumidiamo leggermente ogni strato con la bagna, aiutandoci con un pennellino (evitiamo di inzupparlo troppo!). Suddividiamo la crema tra gli stati insieme ad una manciata di lamponi, tenendo da parte un mestolo di crema da unire alla panna per la decorazione finale.
Montiamo la panna e la uniamo alla crema per la chantilly di copertura. Rifiniamo la torta a nostro piacimento, completando con i lamponi rimasti.
Lasciamo riposare la torta in frigo alcune ore prima di servirla.

Note
 - Teniamo conto del fatto che i lamponi sono molto delicati e tendono ad ammuffire velocemente: se pensiamo che la torta terminerà in giornta non ci sono problemi, altrimenti spennelliamo i lamponi con pochissima gelatina fatta in casa. Possiamo sfruttare la bagna che sicuramente avanzerà: la scaldiamo dopo averla filtrata, la addensiamo con circa mezzo cucchiaino di maizena e la lasciamo intiepidire. Dosiamola sui lamponi con parsimonia, per non rovinare la torta!
 - Questo è il Pan di Spagna che utilizzo sempre come base per le mie torte e poi lo personalizzo a seconda della necessità: qui ad esempio ho aggiunto il caffè, mentre per la torta Nocciolata ho aggiunto il cacao! E' comunque molto soffice!


giovedì 25 luglio 2013

Pagnottina con farina di semi di lino


Certo che ci vuole una bella faccia tosta a ripresentarsi qui, dopo giorni di assenza, sfoggiando una pagnotta di pane appenna sfornato, come se nel frattempo non fosse arrivato anche il gran caldo!
La verità è che non ho smesso di cucinare, non ho smesso di surriscaldare la mia cucina col forno acceso anche a 250° e anche nelle ore più torride della giornata,...non ho smesso di mangiare, naturalmente!...ma ho poca voglia di avere a che fare col blog! 
Vade retro blog, hahaha!
Allergia da computer forse?
Mah! Certo è che vi sto trascurando amiche bloggers! 
Non vogliatemene!!!
Sono certa che anche questa fase di apatia internettiana passerà e tornerò più presente di prima!

Nel frattempo, posto che non siate partiti tutti per le vacanze e posto che apparteniate allo sparuto gruppetto degli irriducibili del "pane fatto in casa sempre e comunque", provate, provate, provate questo pane!
Non so se in commercio si trova la farina di lino, io non l'ho mai vista....però ho macinato i semi nel macinino da caffè e ho utilizzato il risultato per arricchire il pane integrale: buonoooo!!!! 

Buon proseguimento di giornata a tutti!


Pagnottina con farina di semi di lino

Ingredienti
250 g di farina integrale
200 g di farina 0
60 g di semi di lino macinati
180 g di lievito madre rinfrescato almeno 2 volte
370 g di acqua tiepida
2 cucchiai d'olio d'oliva
1 cucchiaino di miele
12 g di sale

Procedimento
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme al miele e mescolare bene fino ad ottenere una bella schiuma in superficie.
Aggiungere le farine setacciate (recuperiamo la crusca che rimane sul setaccio) e, dopo aver impastato per alcuni minuti lasciamo l'impasto in autolisi per 30 minuti, sul piano da lavoro infarinato e coperto con una bacinella.
A questo punto uniamo prima l'olio e poi, quando l'olio risulterà completamente assorbito, anche il sale.
Lavoriamo il panetto ripiegando i bordi verso l'interno fino a quando risulterà ben liscio e legato (almeno 10 minuti) e lo lasciamo lievitare per circa 2 o 3 ore: dipenderà dalla temperatura, ma deve raddoppiare. Riprendiamo l'impasto, eseguiamo alcuni giri di pieghe a 3, ripieghiamo di nuovo i bordi verso l'interno e lasciamo riposare un'oretta. 
A questo punto possiamo formare la nostra pagnottina chiudendo i bordi verso il centro e lasciamo lievitare coperta da un panno umido per un paio d'ore. Scaldiamo il forno a 240° con un pentolino d'acqua sul fondo, abbassiamo a 220° e inforniamo, dopo aver effettuato i tagli sulla pagnottina con una lametta.
Dopo i primi 10 minuti di cottura abbassiamo il forno a 200° e sostituiamo l'acqua nel pentolino con dei cubetti di ghiaccio. Dopo circa 15 minuti togliamo il ghiaccio ormai sciolto e portiamo la temperatura a 180° e completiamo la cottura del pane. Occorrerà complessivamente un'ora, considerando anche gli ultimi minuti di cottura che effettueremo con lo sportello del forno semichiuso per far uscire il vapore rimasto ed evitare che il pane resti molle.
Facciamo raffreddare completamente il pane nel forno spento e posto in verticale su una gratella per mantenere la crosta croccante.

Note
 - Mi rendo conto che la cottura di questo pane è impegnativa e pretende che non ci si allontani dal forno per poter abbassare la temperatura gradualmente, ma è un procedimento utile per dare la giusta  consistenza alla crosta, che resta croccante anche nei giorni a seguire.
Il trucchetto del ghiaccio invece serve per diminuire gradualmente il vapore nel forno e permettere un'opportuna lievitazione nella fase iniziale della cottura...a meno che non disponiate di un forno simil professionale che consente il controllo dell'umidità.
- Pare che i semi di lino siano ricchissimi di omega 3 e facciano molto bene al nostro organismo: leggete qui!

lunedì 22 luglio 2013

Piccoli strudel alle pesche


E alla fine la torta per il mio compleanno non l'ho preparata!
In realtà ho solo rimandato l'impegno, perchè nei prossimi giorni sarà  mio marito a compiere gli anni e allora recupererò!
Però un dolcetto per iniziare la settimana non manca!
Che ne dite di questi piccoli strudel ripieni di pesche e mandorle?
Li ho preparati insieme al gelato alla vaniglia: una coppia vincente!
Buona settimana!


Piccoli strudel alle pesche
Ingredienti

Per la pasta
140 g di farina 00
75 g di burro
75 g di crescenza (o altro formaggio morbido)
1/2 cucchiaino di zucchero
1 pizzico di sale
1/2 tuorlo
2 cucchiai d'acqua fredda

Per il ripieno
2 pesche gialle
1 noce di burro
2 amaretti sbriciolati
2 cucchiai di mandorle tritate
1 cucchiaio di zucchero
il succo di uno spicchio di limone 

inoltre latte e zucchero per rifinire la superficie

Procedimento
Sulla spianatoia disponiamo la farina a fontana con il sale e lo zucchero e al centro il burro e il formaggio freddi di frigo e a pezzetti. Cominciamo ad impastare con la punta delle dita fino a che il burro e il formaggio avranno assorbito la farina e ne risulterà un composto granuloso.
Aggiungiamo il tuorlo e l'acqua: lavoriamo fino ad ottenere un panetto che avvolgeremo con della pellicola e riporremo in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo prepariamo il ripieno: sbucciamo e tagliamo a cubetti le pesche, le raccogliamo in un pentolino, dove avremo fatto fondere il burro, con lo zucchero e il succo di limone. Lasciamo insaporire bene le pesche per alcuni minuti e poi le lasciamo raffreddare. A questo punto amalgamiamo alle pesche gli altri ingredienti del ripieno. Riprendiamo la pasta e la stendiamo col matterello fino allo spessore di 2/3 millimetri.
Ricaviamo dei quadrati delle dimensioni che preferiamo e li farciamo con il ripieno. Li arrotoliamo su sè stessi e cerchiamo di fissare i bordi dopo aver ripiegato gli estremi.
Trasferiamo i mini strudel su una placca coperta di cartaforno, spennelliamo di lette e spolverizziamo di zucchero.
Inforniamo a 200° (forno già caldo) per i primi 10 minuti. Poi abbassiamo la temperatura a 180° e proseguiamo la cottura per altri 15 minuti.

Note
- Questa pasta è fantastica: leggera e friabile, l'ho adoperata anche nelle sfogliatine alle mele e nei cannoli alla crema. Però in questo caso non ho eseguito le pieghe per farla sfogliare.
- A me lo strudel in genere piace tiepido, soprattutto se servito col gelato: dalla foto si vede che il gelato sta sciogliendo molto velocemente!

venerdì 19 luglio 2013

Gelato alla vaniglia bourbon


Vabbè, meglio che ve lo dica subito, senza girarci troppo intorno...oggi è il mio compleanno!!!
In realtà non volevo soffermarmi troppo sulla cosa...ero tentata di trascorrere la giornata facendo finta di niente! Non mi piace particolarmente festeggiare il compleanno...è un giorno come un altro! 
Ma avendo ricevuto già gli auguri da molte di voi ci tenevo a ringraziare tutte!

Grazie davvero!!!

E mentre io sono ancora qui che cerco di decidere se preparami una tortina senza pretese o no...giuro che se la preparo ve la mostro...direi che un gelatino, in attesa che arrivi l'illuminazione,  ci può stare!

Buona giornata a voi, ragazzi, e buon compleanno a me!


Gelato alla vaniglia bourbon 
Ingredienti
3 tuorli
70 g di zucchero semolato
250 ml di latte intero
200 ml di panna fresca
5 g di zucchero a velo
1 bacca di vaniglia 
1 scorzetta di limone

Procedimento
In una casseruolina sbattiamo i tuorli con lo zucchero semolato e a velo, e i semini della bacca di vaniglia. Scaldiamo il latte con la stecca e la scorzetta di limone, lo versiamo bollente sulla crema di tuorli  e zucchero (eliminando bacca e limone); portiamo il tutto sul fornello per 2 o 3 minuti, fino a quando la crema inglese velerà il cucchiaio. Trasferiamo la crema in una ciotola e la lasciamo raffreddare prima di metterla in frigo. Quando sarà ben fredda vi amalgamiamo delicatamente la panna montata. Versiamo nella gelatiera per il tempo indicato nelle istruzioni del nostro elettrodomestico. 

Note
Questo gelato classicissimo è buono da solo ma anche perfetto per accompagnare torte e dolci in genere. Prossimamente vi farò vedere per quale dolcetto l'ho preparato!

giovedì 18 luglio 2013

Una sana colazione di stagione: muffins con yogurt, avena e more di gelso


Ci sono dei riti che tutti gli anni, puntualmente, si ripetono, soprattutto in estate:
...la preparazione delle marmellate, le conserve di pomodori, la raccolta delle more di rovo...
Tra un po' cominceranno a maturare le more e io come ogni anno non saprò resistere al loro richiamo: i barattolini di marmellata di more mi accompagnano da sempre per tutto l'anno!
Al contrario, le more di gelso qui sono una vera rarità, impossibile pensare di imbattersi in un gelso durante le proprie passeggiate in campagna!
Queste che ho utilizzato nei muffins arrivano dal giardino di un'amica di mia suocera, dove c'è un gelso coltivato!
Che peccato che certi prodotti debbano diventare rari!  
Un tempo gli alberi di gelso erano diffusi per la coltivazione dei bachi da seta, ora abbiamo la possibilità di trovarne al massimo qualcuno ornamentale!
Per esaltare la dolcezza di questi piccoli "frutti d'altri tempi" ho pensato dei muffins integrali e con farina d'avena fatta in casa, macinando i fiocchi nel macinino del caffè.
...inoltre zucchero di canna e yogurt per un gusto aromatico e delicato.


I muffins con yogurt, avena e more di gelso

Ingredienti
100 g di farina integrale
170 grammi di farina "00"
30 g di fiocchi d'avena da macinare (oppure farina già pronta)
140 g di zucchero di canna
100 g di latte 
80 g di yogurt intero cremoso e bianco
2 uova
150 g di more di gelso
1 bustina di lievito
1 punta di cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
inoltre fiocchi d'avena per decorare


Procedimento
Si procede col classico metodo per la lavorazione dei muffins, assemblando i liquidi  e le polveri separatamente e poi mescolando il tutto velocemente!
Setacciamo in una ciotola le farine, il lievito, il bicarbonato, la vanillina e il sale. Aggiungiamo lo zucchero e mescoliamo. Sbattiamo a parte le uova con lo yogurt, l'olio e il latte. Aggiungiamo i liquidi alle polveri. Mescoliamo velocemente e incorporiamo anche le more di gelso lavate e a cui avremo tolto i piccioli. Suddividiamo negli stampini e inforniamo a 180° per circa 20 minuti.



martedì 16 luglio 2013

Crackers di pasta madre con paprika e origano


E' arrivato anche il loro momento: questi crackers giacevano in archivio da ormai troppo tempo! 
Le foto non mi piacciono molto e mi sembrava opportuno risparmiarvele!
Ma in tempi di pigrizia acuta non si butta via niente (...o quasi!)
Anche perchè invece la ricetta merita, se pur già proposta in questo blog sotto "diverse" spoglie!
Si tratta della ricetta delle sfogliatine di pasta madre, a cui ho cambiato il vestitino: ci ho aggiunto la paprika e l'origano, le ho ritagliate a mo' di crackers, le ho bucherellate con uno spaghetto e mangiate con una fresca ricottina fatta in casa (ricetta qui).
Approfittando di questa estate finalmente "mediterranea" e non "africana" (stando a quello che dicono gli "esperti" sul clima più fresco!), accendete il vostro forno e fateli subito!
Io la ricetta ve la riscrivo, per praticità!
A presto!


Crackers di pasta madre con paprika e origano

Ingredienti
150 g di farina 0
50 g di pasta madre
80 ml di birra (oppure lo stesso quantitativo di acqua gassata)
1 cucchiaio d'olio d'oliva 
1 cucchiaino di sale
parika e origano qb
inoltre
olio per ungere la superficie delle sfogliette
sale grosso per superficie, facoltativo


Procedimento
Sciogliamo la pasta madre nella birra, aggiungiamo la farina, l'olio la paprika e l'origano e, dopo aver impastato un po', anche il sale.
Lavoriamo l'impasto, lo copriamo e lo lasciamo lievitare per un paio d'ore in luogo tiepido e riparato.
Riprendiamo l'impasto, lo stendiamo sottilissimo con il matterello o la macchinetta per la pasta e con la rotella tagliapasta ricaviamo dei rettangoli; li buchiamo con uno spaghetto e li  trasferiremo su una placca da forno unta d'olio. Spennelliamo anche la superficie dei crackers con poco olio (eventualmente cospargiamo con pochissimo sale) e inforniamo  a 200° fino a che risulteranno dorati e croccanti. 

Note 
- Se non avete il lievito madre potete utilizzare 2 g di lievito di birra secco. Evitate di scioglierlo nella birra fredda, meglio a temperatura ambiente.
- Io adopero indifferentemente la birra o l'acqua gassata, naturalmente cambia un po' il sapore, ma non la consistenza friabile.

sabato 13 luglio 2013

Melanzane grigliate con salsina al basilico


Buongiorno!
...tutti pronti per un nuovo fine settimana?
Io rubo cinque minuti alla mie faccende per lasciarvi i saluti color melanzana!
Dovete sapere che io e mio marito abbiamo un debole per questo ortaggio e ne consumiamo a volontà! 
Nel nostro orto al momento ne è spuntata una sola: speriamo che il raccolto non ci deluda e permetta almeno una bella teglia di parmigiana!
Ve le avevo già  proposte ripiene le melanzane; ieri sera invece le abbiamo mangiate in una torta rustica che non ho fotografato ma che presto rifarò, mentre queste di oggi risalgono a qualche settimana fa: semplicemente grigliate e accompagnate da una salsina di yogurt al basilico.
 

La salsina non è una novità assoluta, ma ho visto che ognuno la prepara a modo suo...quindi perchè non lasciarvi anche la mia versione?
E' semplice e si adatta ad accompagnare carni fredde, insalate e verdure di vario tipo!

Ho preso un cucchiaio abbondante di yogurt al naturale (decidete voi se magro o intero!) e l'ho emulsionato con il succo di uno spicchio di limone, un cucchiaio di olio d'oliva, un ciuffetto di basilico e sale. Ho utilizzato il minipimer per ottenere un "effetto maionese" e infine ho amalgamato alla salsa delle bacche di pepe rosa pestate al mortaio.


Sono sicura che avrete modo di utilizzare questa salsa come accompagnamento di molto piatti estivi!

Ora vi saluto...
Mi raccomando, trascorrete due belle giornate, speriamo di sole, e ritroviamoci la prossima settimana!

A presto!!!

 

giovedì 11 luglio 2013

Pasta al pesto di quel che c'è!


Buongiorno a tutti!
Come state? Io bene, ma evidentemente "assente"!
...con la testa sicuro, visto che quando provo a riavvicinarmi al blog combino più che altro pasticci, come vi raccontavo qui!
Sarà l'estate, sarà che ad un certo punto bisogna staccare la spina...fatto sta che per ora va così e prendo il blog senza troppo impegno: tanto i buoni propositi ultimamente saltano, vuoi per pigrizia, vuoi per altro...!
Anche la cucina è disimpegnata e domenica, dopo aver bighellonato quasi senza meta tra i banchi del mercato per tutta la mattinata, sono tornata a casa ad ora di pranzo e ho preparato un pesto fresco e veloce con quel che c'era in casa!
Vi riporto la ricetta e vi auguro buona giornata!


Pasta al pesto di rucola, mandorle e pomodorini

Ingredienti per 2 persone
180 g di pasta del tipo che preferiamo
1 mazzetto di rucola
4 pomodorini "ciliegia"
20 g di mandorle
30 g di Parmigiano
1/2 spicchio d'aglio
olio d'oliva
sale e pepe

Procedimento
Lessiamo la pasta in acqua salata e nei tempi di cottura raccogliamo tutti gli ingredienti nel mixer, aggiungendo l'olio gradualmente e a filo, fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Trasferiamo il pesto in un piatto da portata e lo ammorbidiamo con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Condiamo e serviamo subito.




martedì 9 luglio 2013

Insalata di pesce persico e peperoni arrosto, la rediviva!


Dopo alcuni giorni di assenza dal blog, oggi avevo deciso di scrivere un nuovo post, ma ho fatto più danni che altro!
Infatti ho cancellato inavvertitamente il post sull'insalata di persico e peperoni arrosto: poco male per la ricetta, che posso riscrivere qui (posto che ce ne sia bisogno, vista l'estrema semplicità...) ma la cosa che più mi dispiace è che sono andati persi i vostri commenti!
Ho cercato di recuperare il vecchio post completo di tutti i saluti, ma non ci sono riuscita. 
Che nervi!
Per caso voi sapete come si fa?

Nel post che è andato perso raccontavo che un classico della cucina abruzzese è il baccalà con i peperoni arrostiti: io avevo in casa dei filetti di persico e il risulato è stato buono ugualmente!


Insalata di pesce persico e peperoni arrosto

Ingredienti per 2 persone
1 peperone rosso grande (o 2 normali)
400 g di filetti di pesce persico (o merluzzo, o baccalà...)
una manciata di olive nere denocciolate
1 spicchio d'aglio
1 ciuffetto di prezzemolo
olio d'oliva
sale
qualche fettina di limone per accompagnare

Procedimento
Su una piastra ben calda arrostiamo i peperoni e i filetti di pesce: per i filetti occorreranno pochi minuti di cottura per lato, mentre i peperoni dovranno stare sulla piastra fino a che la pellicina risulterà ben abbrustolita. Teniamo da parte il pesce e chiudiamo i peperoni in un sacchetto di plastica fino a che risulteranno tiepidi o freddi. Spelliamo i peperoni e li dividiamo in listarelle, li uniamo al pesce ridotto in pezzi irregolari e amalgamiamo con lo spicchio d'aglio diviso in 2, il prezzemolo tritato, le olive, l'olio e il sale. Lasciamo insaporire l'insalata almeno mezz'ora prima di servirla accompagnata da fettine di limone.


lunedì 1 luglio 2013

Torta rustica di farro con pomodorini e pesto

 

Buongiorno a tutti!
E' arrivato anche luglio, per me il mese estivo per eccellenza!
Avrei voluto accoglierlo con una bella poesia...ma pensachetiripensa, cercachetiricerca, sembrerebbe che gli unici versi dedicati da uno dei nostri poeti al mese di luglio siano quelli di Di luglio di Ungaretti (potete leggere la poesia qui)! 
Questa lirica, pur bellissima nella sua grande tristezza, rappresenta l'estate come una furia implacabile che inaridisce tutto, tanto da rendere tristi anche le foglie colorate...insomma, "il male di vivere"... nonostante il sole!
Io invece pensavo a dei versi che suggerissero immagini festose, fatte di luce e colori...la gioia di vivere!
Così vedo il mese di luglio io...il cuore dell'estate...mentre già agosto mi dà l'idea del declino....
E allora do il benvenuto al mese del mio compleanno semplicemente con una piccola, piccolissima ricetta, che però secondo il mio parere esprime bene lo spirito allegro e vivce che caratterizza il mese di luglio!


Torta rustica di farro con pomodorini e pesto
Ingredienti

per la pasta
150 g di farina 0
100 g di farina di farro
1 uovo
50 g di olio (di oliva o di mais)
sale
acqua fredda frizzante qb

per il ripieno
230 g di ricotta di pecora
3 cucchiaini da tè di pesto classico
1 rametto di pomodorini ciliegini
2 cucchiai di parmigiano
1 uovo
sale e pepe
latte qb
pinoli 


Procedimento
Prepariamo il guscio della nostra torta rustica impastando tutti gli ingradienti velocemente e versando tanta acqua quanta ne occorre per ottenere una palla liscia ed omogenea. La riponiamo in frigo e ci dedichiamo al ripieno. Lavoriamo la ricotta con una forchetta e aggiungiamo il latte necessario a renderla cremosa,  poi anche 2 cucchiaini di pesto, il parmigiano, sale e pepe.
Riprendiamo la nostra pasta e la stendiamo in un cerchio, la trasferiamo su una teglia e la farciamo con la crema di ricotta al pesto. Distribuiamo infine sulla torta rustica i pomodorini, parte interi col picciolo, altri tagliati a metà (con la parte tagliata verso il basso) e li condiamo col cucchiaino di pesto rimasto e con una manciata di pinoli.
Inforniamo per circa 30 minuti a 200°.
Lasciamo intiepidire prima di servire.

Note
La pasta di questa torta rustica è croccante e friabile: la farina di farro ci sta benissimo!